La mia casa
poesia pubblicata su PROMOSAIK
rivista per il dialogo tra le culture
La mia casa si muove e taglia le maree,
cambia i colori quando cambia il vento,
si infiltra, quando piccola, nei boschi
che frullano sui fianchi della sera.
Pieni d’uva e mirtilli,
se non autunno, i balconi luminosi
danno sulla via del viaggiatore
e non c’è fondamenta che abbia a base
che non nella poesia. In certe notti,
stanco sul mio letto,
sento la pioggia battere sul tetto
ma l’occhio dei fantasmi non arriva
ad alitare come spia sui vetri.
Se tu venissi una volta a trovarmi,
le ampolle nel tiretto, con la pancia
piena di melodie e pozioni
tintinnerebbero di gioia
e mai potrebbe il freddo entrarci dentro.
La mia casa è una tenda ricucita
con canape di sogno,
non dubitare sia diversa,
e quando un mattino arriva il momento
d’andar via, senza sforzi,
in un soffio è in tasca.
Io parto e non ho nient’altro.
Silvio Talamo
La mia casa
poesia pubblicata su PROMOSAIK
rivista per il dialogo culturale
La mia casa si muove e taglia le maree,
cambia i colori quando cambia il vento,
si infiltra, quando piccola, nei boschi
che frullano sui fianchi della sera.
Pieni d’uva e mirtilli,
se non autunno, i balconi luminosi
danno sulla via del viaggiatore
e non c’è fondamenta che abbia a base
che non nella poesia. In certe notti,
stanco sul mio letto,
sento la pioggia battere sul tetto
ma l’occhio dei fantasmi non arriva
ad alitare come spia sui vetri.
Se tu venissi una volta a trovarmi,
le ampolle nel tiretto, con la pancia
piena di melodie e pozioni
tintinnerebbero di gioia
e mai potrebbe il freddo entrarci dentro.
La mia casa è una tenda ricucita
con canape di sogno,
non dubitare sia diversa,
e quando un mattino arriva il momento
d’andar via, senza sforzi,
in un soffio è in tasca.
Io parto e non ho nient’altro.
Silvio Talamo